
La cava individuata a Castrezzato (BS) la cui conversione è già in fase di progettazione esecutiva da parte del Consorzio di bonifica Oglio Mella, con un intervento finanziato grazie alla L.R. 9/2020 tramite la D.G.R. n°4337 del 22/02/2021.
Si è svolta giovedì 4 marzo 2021 una videoconferenza convocata dall’Assessore all’Agricoltura Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi, con le Organizzazioni Professionali Agricole per la presentazione del lavoro svolto da ANBI Lombardia in merito all’individuazione delle potenziali cave dismesse riconvertibili come serbatoi ai fini della laminazione delle piene e di riserva idrica per l’irrigazione.
Presenti, oltre all’Assessore, Anna Bonomo e Diego Terruzzi di Regione Lombardia, Alessandro Folli e Gladys Lucchelli, Presidente e Direttore di ANBI Lombardia, Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Lombardia, Antonio Boselli e Umberto Bertolasi, Presidente e Direttore di Confagricoltura Lombardia, Giovanni Daghetta, Presidente di CIA Lombardia, e Roberto Cavaliere, Presidente di COPAGRI Lombardia.
Ha aperto i lavori l’Assessore Fabio Rolfi sottolineando come questo studio segna un primo ed importante risvolto applicativo per l’attuazione degli artt. 91/ter e 91/quater della L.R. n.31/2008, che si traduce quindi in un reale impegno a favore del mondo agricolo lombardo.
“Il lavoro di collaborazione tra Regione e Anbi Lombardia è sempre più stretto e fattivo. La razionalizzazione della risorsa acqua è uno dei punti chiave dell’agricoltura del futuro e trovare metodi innovativi, ecocompatibili ed efficaci di integrazione idrica è fondamentale. La Lombardia ancora una volta si muove in anticipo” aggiunge Rolfi.
“Presentiamo oggi, con orgoglio e soddisfazione per l’interesse e la novità del lavoro svolto, questa ricerca sulle cave, simbolo evidente della collaborazione con Regione Lombardia e della sua attenzione per affrontare concretamente i problemi che affliggono in maniera crescente il nostro territorio e la nostra agricoltura” ha affermato il presidente Alessandro Folli nel suo intervento.
Gladys Lucchelli, direttore di ANBI Lombardia, ha presentato il lavoro, che ha visto una prima fase di definizione delle aree a frequente scarsità idrica e delle aree potenzialmente interessate da eventi alluvionali e una successiva fase di individuazione delle cave dismesse idonee per la raccolta e lo stoccaggio delle acque meteoriche o di laminazione. Sono state individuate 70 cave dismesse che rispondono ai requisiti previsti (assenza di contatto con la falda, presenza di un canale nelle immediate vicinanze) di cui 18 di prioritaria importanza per le loro caratteristiche tecniche e la loro localizzazione. Sono state individuate ulteriori 54 cave attualmente in attività, che potrebbero essere di interesse per una futura conversione.
I risultati dello studio sono consultabili online attraverso una mappa interattiva sul Portale web del Centro dati CeDATeR di ANBI Lombardia al seguente link: http://cedater.anbilombardia.it/cave
I rappresentanti delle Organizzazioni Professionali Agricole, complimentandosi per il lavoro svolto, hanno espresso grande interesse per il tema, rimarcando l’importanza di affiancare questo tipo di interventi con ulteriori azioni nell’ambito della manutenzione dei sistemi irrigui e degli interventi volti al risparmio idrico tramite appositi strumenti di finanziamento, quale il Piano di Sviluppo Rurale.
“Si tratta di un traguardo politico importante per l’infrastrutturazione del territorio, nella direzione del recupero di aree dismesse ed abbandonate rendendole utili per altri scopi che escono dalla logica del loro utilizzo solo per i rifiuti” ha concluso l’Assessore Rolfi.
Scarica qui le slide presentate durante l’incontro.

La cava individuata a Treviglio (BG) con evidenziato il tracciato della Roggia Murena e il punto di recapito già presente