Quattro obiettivi per un’Italia idrologicamente più sicura

L’Italia è un Paese idrogeologicamente fragile, ma bellissimo; per questo ha bisogno di una costante manutenzione, dalla montagna alle coste, per continuare ad avere un ruolo da protagonista nello scenario climatico futuro e nel contesto competitivo globale: sicurezza idrogeologica e ottimizzazione della gestione idrica sono asset indispensabili per lo sviluppo del Paese. L’Assemblea annuale dell’Associazione nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue è stata l’occasione per fare il punto su questi temi centrali per l’Italia. Nei due giorni di confronto con il mondo della politica, dell’economia e della ricerca, ANBI ha messo in fila le proposte concrete sulle azioni da realizzare prioritariamente gestire al meglio l’acqua in un contesto segnato dai cambiamenti climatici.

Quattro sono gli assi di intervento individuati dagli enti di bonifica e irrigazione italiani:

  • pianificazione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per la messa in sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico;
  • realizzazione del Piano straordinario 2023-2030 per la realizzazione di nuovi invasi sostenibili e multifunzionali;
  • progressivo ampliamento della superficie agricola dotata di infrastrutture irrigue consortili con soluzioni innovative per l’ottimizzazione d’uso dell’acqua;
  • incentivazione dell’utilizzo delle acque depurate come risorsa integrativa per l’agricoltura, coniugando sicurezza alimentare ed economia circolare.

Il contributo dei consorzi di bonifica

Come ha sottolineato il presidente ANBI Francesco Vincenzi, questo è il concreto contributo dei consorzi di bonifica per un cambio di passo nella visione del futuro prossimo dello sviluppo italiano che abbia al centro il territorio e lo sviluppo delle comunità che lo abitano. Il riconoscimento del ruolo del sistema consortile è stato unanime nei tanti interventi dei lavori assembleari del 4 e 5 luglio scorsi. Il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida ha parlato di ANBI e dei suoi consorzi associati come di “un modello di sussidiarietà per le capacità operative e di progettazione dimostrate”, ribadendo l’impegno del governo sugli aspetti cruciali dell’aumento delle capacità di invaso e dell’utilizzo delle acque depurate per dare seguito concreto alle norme contenute nel decreto legge siccità. Lo stesso vicepresidente del consiglio dei ministri Antonio Tajani ha scelto l’appuntamento assembleare annuale della bonifica italiana per annunciare con un messaggio la candidatura della città di Roma a sede del World Water Forum 2027.

Mancano provvedimenti concreti  e risorse economiche adeguate

Il direttore generale di ANBI Massimo Gargano è tornato però a sottolineare che non ci sono ancora provvedimenti concreti in merito alla programmazione di adeguate risorse finanziarie, che diano certezza e concretezza realizzativa, né riguardo all’individuazione di uno strumento di pianificazione pluriennale e adeguatamente finanziato, dedicato alla sempre più inderogabile necessità di aumentare le capacità d’invaso da destinare all’irrigazione collettiva.

Lombardia protagonista nell’attuazione degli obbiettivi delineati dall’assemblea ANBI

La Lombardia vuole continuare a essere protagonista nell’attuazione concreta degli obiettivi delineati dall’assemblea nazionale. Per il presidente ANBI Lombardia Alessandro Rota – che ha guidato la delegazione degli amministratori e dei dirigenti dei consorzi regionali – la prima regione agricola d’Italia deve proseguire nell’impegno verso l’innovazione e la ricerca che da sempre la contraddistingue. In questo senso, così come su altri aspetti, sono stati fatti passi significativi con alcune realizzazioni che sono diventate un esempio internazionale di riferimento nell’utilizzo delle tecnologie più avanzate per l’automazione e il telecontrollo di interi distretti irrigui. Lo stesso vale per il riuso delle acque affinate su cui si sta lavorando con le principali società del servizio idrico integrato. I progetti dei consorzi lombardi sono moltissimi e in grandissima parte “cantierabili”, da qui la piena adesione alla richiesta di ANBI di una pianificazione pluriennale delle risorse da destinare alla loro realizzazione.

    2023-07-11T10:27:06+00:0011 Luglio, 2023|
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