Dal punto di vista delle precipitazioni sulla pianura lombarda, il 2024 sta mostrando due facce nettamente opposte: mentre il primo semestre gennaio – giugno ha visto quantitativi di pioggia assai superiori alla media del periodo 2006-2020, il bimestre luglio – agosto ha sofferto un pesante deficit idrico. Con una cumulata semestrale di 918 mm, il periodo da gennaio a giugno 2024 ha infatti registrato praticamente il doppio (+97%) della pioggia rispetto al semestre medio di riferimento 2006-2020 (465 mm) ma si è staccato sensibilmente (+23%) anche dai 749 mm dell’anno piovoso 2014. In luglio e agosto si è invece assistito ad un deciso mutamento di prospettiva, con il predominio di condizioni anticicloniche che hanno impedito il transito di perturbazioni significative (registrati 93 mm rispetto a 152 mm medi, pari a -63%). Il grafico seguente, frutto di elaborazioni del CeDATeR a partire dai dati che vengono trasmessi in tempo reale da ARPA Lombardia, mostra la precipitazione settimanale cumulata nel corso della stagione irrigua (dal 1° aprile – settimana 14) sul territorio della pianura lombarda nel 2024 (blu) a confronto con la media 2006-2020 (arancione).
Analizzando l’andamento settimanale, ben si può apprezzare come i primi tre mesi della stagione irrigua siano stati caratterizzati da abbondanza di precipitazioni, con solo 4 settimane su 13 con cumulate inferiori alla media e ben 5 settimane con valori pari o superiori al doppio del valore medio. A livello mensile, le cumulate mensili di precipitazione sulla pianura sono state superiori alla media del periodo, con un notevole picco di 289 mm a maggio, pari a +150% rispetto al valore medio (nella settimana centrale di maggio ha piovuto un totale di 114 mm rispetto ai 33 mm dell’anno medio, per un incremento pari a +242%).
A partire dal 15 luglio (settimana 29) si è invece assistito ad un progressivo calo dei quantitativi di precipitazione caduta nei diversi comprensori di bonifica, con scostamenti rispetto al valore medio anche superiori a -90% ed intere settimane praticamente prive di pioggia, in particolare le ultime due di luglio e la settimana successiva a Ferragosto (settimana 34).
Due mesi con scarse precipitazioni e con elevati fabbisogni irrigui hanno comportato un deciso abbassamento dei livelli delle riserve idriche. Questi erano fortunatamente inizialmente abbondanti e la loro gestione oculata ha permesso finora di evitare l’insorgere di significative criticità nei sistemi irrigui. Secondo le rilevazioni di ARPA Lombardia, attualmente le riserve idriche si attestano sui 1.5 miliardi di metri cubi, +4% rispetto al valore medio di riferimento. Dei laghi regolati, il Garda è quello che presenta livelli di riempimento maggiori (69%), seguito dal Maggiore (39%) e da Iseo (30%); presentano invece valori inferiori di riempimento il Como (19%) e Idro (18%).