Project Description

Est Sesia

  • Sede: Via Negroni, 7
    28100 Novara (NO)
  • Telefono: 0321/675211
  • Fax: 0321/398458
  • Sito web: www.estsesia.it

  • Presidente: Camillo Colli

  • Direttore: Mario Fossati

tutti i consorzi

Il comprensorio è stato modificato, fino al 2012 vedeva la presenza di due consorzi territorialmente sovrapposti: l’Associazione Irrigazione Est Sesia (AIES) e il Consorzio di bonifica Valle del Ticino (ora cessato), a cui è stato unito il comprensorio n. 5 Oltrepò Pavese, sul quale non è mai stato costituito un consorzio.
L’Associazione Irrigazione Est Sesia, istituita nel 1926, opera sull’ampia pianura irrigua compresa tra i fiumi Sesia ad ovest, Ticino ad est e Po a sud e si estende su due regioni e tre province (Novara, Vercelli e Pavia) per quasi 210.000 ha, 122.000 dei quali in Lomellina (PV). Svolge principalmente attività di irrigazione, per la quale vengono impiegate acque derivanti dal Po e dalla Dora Baltea, portate ad est del fiume Sesia dal Canale Cavour; dal Ticino, convogliate dal canale Regina Elena, dai Navigli Langosco e Sforzesco e dalle rogge Oleggio e Magna Castellana; dal Sesia, tramite principalmente le rogge Mora, Busca e Biraga e dal Roggione di Sartirana; da fontanili e da derivazioni di corsi d’acqua interni al comprensorio che raccolgono le acque torrentizie e di colatura irrigua. La portata idrica complessivamente utilizzata è di 220 mc/s. e la rete dei canali supera i 10.000 km.
L’irrigazione permette lo sviluppo di una fiorente e moderna agricoltura, ad indirizzo cerealicolo-foraggero imperniato sulla risicoltura, la cui produzione, di oltre 600.000 t. su una superficie di circa 100.000 ha, rappresenta oltre il 40% del totale nazionale.

I metodi irrigui prevalentemente in uso sono quelli della sommersione (riso) e scorrimento (mais, foraggere…).
Da tempo l’Associazione promuove l’uso plurimo delle acque, attraverso la produzione di energia elettrica (34 centrali, di cui 6 in Lomellina, con una potenza complessiva di 26.216 kw, altre 9 in fase di costruzione e 25 in fase di progettazione) e la fornitura di acqua alle industrie. Risulta altresì intensa l’attività svolta a favore dell’ambiente, con numerose opere di rinaturazione dei canali, di ingegneria naturalistica, di riforestazione, di piste ciclabili, di creazione di zone umide ecc. Numerose anche le attività culturali, tra cui spiccano l’Archivio Storico delle Acque e delle Terre Irrigue, con sede a Novara e sezione staccata a Vigevano per i documenti che interessano la Lomellina e i suoi canali, e il Museo di Mora Bassa a Vigevano.
La porzione di territorio su cui fino al 2012 operava l’ora cessato Consorzio di bonifica Valle del Ticino interessa 9 comuni per quasi 10.000 ettari, sui quali si svolge essenzialmente opera di bonifica.

Tale porzione di territorio è difeso dalle acque di piena dei fiumi Ticino e Po da una cintura arginale che ha inizio a monte, nei terreni alti della cascina Limido, ove si allaccia con la strada comunale Zerbolò a Carbonara al Ticino, formando un unico sistema continuo con l’arginatura di valle e congiungendosi con quella in sinistra del fiume Po.
L’ampia distesa dei terreni, coltivata in gran parte con cereali in rotazione con prati e a risaia, con presenza di boschi e pioppeti, scarica le proprie acque in un unico colatore, che prende i nomi di colatore Marasca nella parte a monte della ferrovia Pavia-Genova e di colatore Gravellone nella parte inferiore della ferrovia sino al Ticino.
Il continuo aumento delle irrigazioni sull’altipiano con il conseguente impinguarsi di tutte le sorgenti ha fatto sì che il colatore divenisse insufficiente e impaludasse i molti terreni attraversati che, in tempo di piena, restavano allagati anche per parecchie settimane con notevoli perdite di raccolti. Inoltre, l’impaludamento dei terreni causava diffuse infezioni malariche e precarie condizioni igieniche. Nel 1919 lo Stato ha così classificato di bonifica questi territori, dando avvio alle prime opere di salvaguardia idraulica, consegnate poi in gestione al cessato Consorzio nel 1930, che ha provveduto ad ampliarle e gestirle fino al subentro, a partire dall’l/1/2013 dell’Associazione Irrigazione Est Sesia che ne continua l’attività.

RIFERIMENTI NORMATIVI:

Superficie del comprensorio (ha): 161.880 in Lombardia
Popolazione: 381.699 Lombardia
Province interessate: Pavia, Novara, Vercelli
Statuto: approvazione Intesa Piemonte Lombardia – LR 20 del 24 dicembre 2012
Programma provvisorio di bonifica (l.r. 5/95): approvato con deliberazione del C.R. n°V/1540 del 29/02/2000
Ditte consorziate: 11.464 (Lombardia) + 1.800 (ex Valle del Ticino)
Personale: totale 312, di cui 57 tecnico, 51 amministrativo, 204 addetti impianti e reti
Comuni interessati: 99 Lombardia:

Alagna, Albaredo Arnaboldi, Albonese, Arena Po, Barbianello, Bastida de` Dossi, Bastida Pancarana, Belgioioso (2) , Borgo San Siro, Breme, Bressana Bottarone, Broni, Campospinoso, Candia Lomellina, Carbonara al Ticino, Casanova Lonati, Casatisma, Casei Gerola, Cassolnovo, Castelletto di Branduzzo, Castello d`Agogna, Castelnovetto, Cava Manara, Ceretto Lomellina, Cergnago, Cervesina, Cilavegna, Confienza, Corana, Cornale, Corvino San Quirico, Cozzo, Dorno, Ferrera Erbognone, Frascarolo, Galliavola, Gambarana, Gambolò, Garlasco, Gravellona Lomellina, Gropello Cairoli, Langosco, Linarolo (2), Lomello, Lungavilla, Mede, Mezzana Bigli, Mezzana Rabattone, Mezzanino, Montebello Della Battaglia, Mortara, Nicorvo, Olevano di Lomellina, Ottobiano, Palestro, Pancarana, Parona, Pavia (2), Pieve Albignola, Pieve del Cairo, Pinarolo Po, Pizzale, Portalbera, Rea, Redavalle, Robbio, Robecco Pavese, Rosasco, San Cipriano Po, San Giorgio Di Lomellina, San Martino Siccomario, Sannazzaro de` Burgondi, Sant`Angelo Lomellina, Santa Giuletta, Sartirana Lomellina, Scaldasole, Semiana, Silvano Pietra, Sommo, Spessa (2) , Stradella, Suardi, Torre Beretti e Castellaro, Torricella Verzate, Travacò Siccomario, Tromello, Valeggio, Valle Lomellina, Valle Salimbene (2), Velezzo Lomellina, Verretto, Verrua Po, Vigevano, Villa Biscossi, Villanova D`Ardenghi, Voghera, Zeme, Zerbolò, Zinasco.